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L'intervento della cooperativa Clas sulle frane di Cesena, Mercato Saraceno e Sarsina


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La cooperativa di Bagno di Romagna lavora senza sosta dalle prime ore dell'emergenza. Il capo cantiere e socio fondatore Somià Roger: “L'emergenza è ancora. Noi continueremo a lavorare per rimettere in sesto il territorio confidando che il Governo dia il via libera ai fondi per il rispristino” 

Clas società cooperativa è stata in prima linea per il ripristino del territorio della media Valle del Savio dove frane e smottamenti hanno isolato intere comunità.
Abbiamo operato con 35 addetti e 30 mezzi per un totale di circa 150 frane in 2 settimane - racconta Somià Roger, socio fondatore e capo cantiere dell'emergenza frane 2023 -. Siamo intervenuti sulle frane tra Cesena, Mercato Saraceno, Sarsina e nelle zone più difficili di Ciola e Linaro. Al momento stiamo lavorando sulla frana di Montesasso (Mercato Saraceno) e su quella di Tezzo (Sarsina), le più gravi e difficili da trattare in questa vallata”. 

La cooperativa di Bagno di Romagna si occupa di infrastrutture in generale: edilizia, fognature, acquedotti, strade e ponti. I clienti principali di Clas sono Romagna Acque, Hera, Provincia di Forlì-Cesena e relativi Comuni, Anas Emilia-Romagna e ha due sedi: una a San Piero in Bagno e una a Gambettola.
Siamo stati chiamati già nelle prime ore dell'emergenza per sistemare i danni alla distribuzione dell'acqua accorse in alcune zone e per liberare i casi di isolamento più gravi lavorando anche di notte” aggiunge Somià Roger. 

A due settimane dalle piogge torrenziali che hanno cambiato il volto dell'Appennino romagnolo la situazione è migliorata e diverse strade sono state riaperte permettendo collegamenti provvisori tra le frazioni e i comuni isolati.
L'emergenza è ancora alta ma almeno gli abitanti possono spostarsi. Noi continueremo a lavorare per rimettere in sesto il territorio confidando che il Governo dia il via libera ai fondi per il rispristino: al momento - conclude il capo cantiere - non abbiamo contratti firmati e stiamo lavorando in emergenza confidando che prima o poi le risorse arrivino”.  


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