Ciclat saluta un buon 2022 e si prepara a crescere ancora
Unica cosa da segnalare è la lieve riduzione delle marginalità dovuta all'aumento dei costi energetici e delle materie prime. Fattore che non preoccupa il consorzio perché, come sottolinea Amaducci, “il nostro scopo principale non è fare ricavi ma procurare le maggiori e migliori attività per le cooperative”.
In queste settimane Ciclat sta lavorando intensamente per concretizzare alcune opportunità sui mercati internazionali, in particolare in Polonia, Ungheria e Arabia Saudita.
Sul fronte della diversificazione, invece, il consorzio si sta avvicinando al mondo delle manutenzioni: l'obiettivo è diventare autonomo nella partecipazione alle gare in questo settore superando le associazioni temporanee di impresa con altre aziende. “Alcune nostre cooperative socie hanno già al loro interno divisioni che si occupano di manutenzione e la nostra nuova natura di ‘consorzio stabile' ci permette già di avvalerci delle loro certificazioni, assorbendo i requisiti tecnici e commerciali per partecipare alle gare in modo autonomo” spiega il presidente.
Buona anche la situazione finanziaria, con un patrimonio di circa 17 milioni di euro che consente al gruppo di collocarsi nelle prime fasce di rating nei rapporti con le banche e accedere al credito in modo sufficiente e a tassi competitivi. “Nel corso dell'assemblea di giugno è stato anche rinnovato il consiglio di amministrazione, confermato integralmente nelle stesse persone del precedente mandato. Un segno di stabilità e condivisione della governance che sovrintende le strategie e le attività da parte della base sociale” conclude il presidente.