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Ciclat: nel 2023 il fatturato sale a quota 160 milioni di euro. Bene anche le marginalità


Ciclat: nel 2023 il fatturato sale a quota 160 milioni di euro. Bene anche le marginalità
Il consorzio di servizi sta affrontando una fase di crescita che lo vede protagonista degli appalti Consip e IntercentER e pronto per lo sviluppo all'estero

Con un fatturato che supera i 160 milioni di euro (+7%), il 2023 del consorzio Ciclat segna un ulteriore sviluppo e conferma il trend di crescita dell'ultimo triennio. Il buon andamento fa bene anche alla marginalità anche se, come sottolinea il presidente Massimo Amaducci, “mi piace ricordare che non è il nostro primo obiettivo. La cosa che ci interessa è affidare attività che portino sviluppo alle consorziate”.

Il 2023 è stato quindi un anno stabile e l'aumento di fatturato è stato in linea con le previsioni. A trainare l'andamento è soprattutto il facility management delle convenzioni Consip e IntercentER che ha portato importanti volumi di lavoro. Intanto l'attività di Ciclat prosegue con la partecipazione a nuove gare nel settore sanitario: “Sono usciti di recente alcuni lotti di Consip Sanità ma presto dovrebbero essere pubblicati altri lotti che interessano tutto il territorio nazionale. Intanto - prosegue Amaducci - attendiamo che venga attivato l'appalto Consip Piccoli Immobili che ci vede aggiudicatari di 10 lotti. Salvo ricorsi di altri partecipanti, al termine delle verifiche documentali partiamo. Realisticamente già a settembre”.

Negli ultimi anni il consorzio ha consolidato la propria posizione nel settore delle pulizie sanitarie con circa 18 milioni di lavori nuovi in Campania, Lombardia e Puglia. “Le pulizie sanitarie non sono una novità per il consorzio ma abbiamo intensificato il nostro impegno a svilupparlo perché è un settore in crescita che può portare importanti volumi di lavoro e, quindi, assicurare continuità alle attività delle associate” spiega il presidente.

Intanto va avanti anche il progetto di internazionalizzazione. La società creata da Ciclat insieme a Ciclat Trasporti Ambiente, L'Operosa e Roma Costruzioni, per costruire un impianto di raccolta e trattamento rifiuti in Polonia, sta aspettando l'esito delle analisi ambientali e, verso fine estate, dovrebbe ottenere il via all'avvio dei lavori di costruzione. Nel frattempo il consorzio ha avviato diversi contatti in Arabia Saudita per portare in quell'area servizi di facility management e logistica: “L'impegno per procurare nuovo lavoro alle consorziate è massimo ma sono operazioni che richiedono un'attenta fase di studio e progettazione. Ad oggi abbiamo individuato le società che potrebbero accompagnarci nel progetto saudita e presto saremo in grado di concretizzare il piano di sviluppo” aggiunge Amaducci.  

Unica nota negativa del 2023 è rappresentata dal settore petrolchimico, storicamente interessante per Ciclat, ma da alcuni anni oggetto di un forte ridimensionamento di mercato: “Pur avendo contratti stabili il settore è in costante ridimensionamento e il calo produttivo, anche nel 2023, ha sfiorato il 35%. Questo - spiega il presidente di Ciclat - si ripercuote sull'attività logistica che svolgiamo negli stabilimenti di Ravenna, Mantova, Porto Torres e Brindisi. Non è una criticità nuova ma un trend che negli ultimi 4 anni sta proseguendo in modo costante”.

Nei prossimi mesi si attende anche il rinnovo del contratto collettivo logistica, trasporto merci e spedizioni. Un rinnovo che potrebbe far crescere i costi del personale fino al 18% e che avrà quindi un forte impatto sulle cooperative e le società consorziate: “Il settore dei servizi è un settore labour intensive e l'incidenza dei costi del personale supera il 75/80%. Quando avverrà il rinnovo saremo quindi impegnati a far comprendere alla committenza la necessità di adeguare gradualmente i contratti. Non è un automatismo - conclude Amaducci - ma di norma non abbiamo particolari difficoltà”.


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