Cantine Riunite & Civ, con il progetto 'Vine Leaf for Life', la foglia di vite diventa fonte di salute e benessere
ll progetto punta a sviluppare un'efficace raccolta meccanica delle foglie di vite di varietà locali emiliane, da destinare all'estrazione di composti nutraceutici per lo sviluppo di nuovi prodotti dietetici e salutistici.
La foglia di vite? Una risorsa sottovalutata ma con un potenziale molto elevato, sia dal punto di vista salutistico che economico. Per trasformarla da scarto a prodotto ad alto valore nasce “Vine Leaf for Life”, progetto presentato da Cantine Riunite & CIV, in collaborazione con Astra - Innovazione e Sviluppo e Ri.Nova, enti specializzati nella Ricerca scientifica in ambito agroalimentare, con sedi rispettivamente a Tebano (Faenza, RA) e Cesena (FC), e l'Università di Modena e Reggio Emilia.
L'obiettivo del progetto è chiaro: sviluppare innovative modalità di raccolta meccanizzata delle foglie (su vitigni a bacca rossa), che ne garantiscano l'integrità e preservino le proprietà, da destinare all'estrazione di composti utili alla nutraceutica.
Il Progetto è stato ammesso a contributo nell'ambito del PSR 2014-2020 della Regione Emilia-Romagna, Tipo di Operazione 16.2.01 - Supporto per progetti pilota e per lo sviluppo di nuovi prodotti, pratiche, processi e tecnologie nel settore agricolo e agroindustriale - Focus Area 3A.
“Dalla filiera vitivinicola non si ottengono solo uva e vino – spiega Giovanni Nigro, Responsabile della filiera vitivinicola ed olivo-oleicola di Ri.Nova.- ma anche tanti altri prodotti. Fra i più abbondanti, e meno valorizzati, ci sono sicuramente le foglie di vite, ricche di sostanze bioattive dalle diverse proprietà benefiche per la salute umana. Con il Progetto "Vine Leaf for Life" oltre a sviluppare un innovativo cantiere di lavoro per la raccolta meccanizzata delle foglie in post vendemmia, puntiamo a perseguire un approccio integrato, attraverso tecniche agronomiche e strategie di difesa del vigneto che prevedano l'utilizzo di fitofarmaci a residuo zero o molto ridotto. In questo modo sarà possibile destinare le foglie alla produzione di un'ampia gamma di prodotti ad alto valore dal punto di vista dietetico-salutistico capaci di soddisfare le esigenze di fasce di consumatori inediti per la filiera vitivinicola”.