18.2 C
Faenza
domenica 3 Agosto, 2025

Competenze, identità e visione per il futuro del Credito Cooperativo

Competenze, identità e visione per il futuro del Credito Cooperativo

Concluso il corso di Alta formazione promosso dalla Federazione Bcc Emilia-Romagna. La lectio finale di Stefano Zamagni ha suggellato un percorso esemplare di formazione nel segno della cooperazione

Si è concluso il 25 marzo, con una lectio magistralis del prof. Stefano Zamagni e del prof. Flavio Delbono, il corso di Alta formazione in Economia del Credito Cooperativo promosso dalla Federazione delle Bcc dell’Emilia-Romagna con il sostegno di FondoSviluppo e in collaborazione con il Dipartimento di Scienze Economiche dell’Università di Bologna, Aiccon e il Master universitario in Economia della Cooperazione (Muec). Una conclusione di prestigio per un’iniziativa che, avviata lo scorso dicembre, ha rappresentato un momento alto di riflessione, apprendimento e condivisione per il mondo del credito cooperativo regionale.

L’obiettivo era ambizioso: offrire ad amministratori, dipendenti e membri degli organi di controllo delle nove Bcc regionali un’occasione di aggiornamento e approfondimento su tematiche economiche, giuridiche e identitarie, fondamentali per interpretare il presente e costruire con consapevolezza il futuro del credito cooperativo regionale. Il risultato, suggellato dalla consegna dei diplomi a tutti i partecipanti, ha superato le aspettative, confermando il valore di un percorso che ha saputo coniugare rigore accademico, concretezza operativa e radicamento valoriale.

Distribuito in otto moduli per un totale di 42 ore di formazione, il corso si è articolato in incontri periodici ospitati nella sede della Federazione. I contenuti hanno toccato i temi più attuali e strategici per il settore: economia e diritto del credito cooperativo, sostenibilità e transizione energetica, digitalizzazione, innovazione nei servizi bancari, strategie di sviluppo locale. Una proposta formativa trasversale e strutturata, pensata per rafforzare le competenze tecnico-specialistiche senza perdere mai di vista l’identità cooperativa che rappresenta il cuore distintivo del sistema Bcc.

Il corpo docente ha rappresentato uno dei punti di forza del progetto: accanto al direttore scientifico Flavio Delbono e al già citato Stefano Zamagni, si sono alternati in aula studiosi ed esperti di primo piano, tra cui Franco Fiordelisi, Lorenzo Stanghellini, Paolo Venturi. Le loro voci, insieme a quelle dei dirigenti di Federcasse – a partire da quella del direttore generale Sergio Gatti – e dei responsabili di aree chiave come affari tributari, normativi e revisione cooperativa, hanno dato vita a un dialogo fecondo tra teoria e prassi, tra visione e operatività. “Crediamo che il rafforzamento delle competenze tecnico-identitarie sia fondamentale per affrontare le sfide del nostro tempo, dal cambiamento climatico alla digitalizzazione”, aveva dichiarato in apertura Mauro Fabbretti, presidente della Federazione Bcc Emilia-Romagna. Parole che, a conclusione del percorso, trovano conferma nel clima di soddisfazione espresso dai partecipanti e dai promotori: “Il corso di Alta formazione non è stato solo un’occasione di aggiornamento, ma un laboratorio di pensiero e di relazioni – commenta Fabbretti -, un terreno fertile in cui si è rinnovato il patto tra competenza e missione, tra professionalità e mutualità. In un’epoca in cui la formazione rischia di diventare mero adempimento, questa esperienza ha mostrato che è ancora possibile fare scuola con profondità, rigore e passione, costruendo strumenti utili e insieme alimentando una visione comune”.

 

Bcc in regione, indici in crescita

Secondo i dati aggiornati al 31 dicembre 2024, il sistema del Credito Cooperativo dell’Emilia-Romagna nell’esercizio 2024 ha visto la raccolta diretta registrare un incremento del 4,15%, raggiungendo i 17.569 milioni di euro, mentre gli impieghi sono aumentati del 2,61%, arrivando a 13.895 milioni. Cresce anche la base sociale, che supera la soglia dei 151mila soci (+2,22%), così come il numero dei dipendenti (diventati 2.855, +0,39%). Restano inoltre stabili, a quota 346, gli sportelli attivi sul territorio regionale, in controtendenza rispetto al resto del sistema bancario che, invece, vede il numero in contrazione. Infine, si conferma il trend di consolidamento del livello di patrimonializzazione e si registra un contenuto livello di rischi degli attivi.

Pubblicitàspot_img

Ultime notizie

Articoli correlati