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sabato 2 Agosto, 2025

Il Consorzio Agrario di Ravenna per il rilancio del pescheto

Il Consorzio Agrario di Ravenna per il rilancio del pescheto

Un progetto biennale punta ad ottimizzare la produzione con pratiche all'avanguardia. Intervista a Fabio Pelliconi

Sta per partire la nuova campagna ortofrutticola estiva, che negli ultimi anni è stata avara di soddisfazioni per gli imprenditori agricoli, in particolare per alcuni settori specifici come quello delle pesche e delle nettarine. Fabio Pelliconi, dirigente dell’area ricerca e sviluppo del Consorzio Agrario di Ravenna (Car), illustra a che punto è il perfezionamento di nuove tecniche colturali in questo settore: “In un momento di grande difficoltà economica e commerciale del settore peschicolo, noi del Car di Ravenna abbiamo implementato già dal 2014 un progetto in campo che riguarda il confronto fra una gestione agronomica tradizionale del pescheto ed una innovativa, che adotta un insieme di pratiche volte ad ottimizzare la produzione, con l’obiettivo di un maggior contenimento dei costi, e di una gestione ecosostenibile del frutteto”.

Ci può illustrare quali risultati avete raggiunto?
“Gli esiti di questo progetto biennale sono stati molto interessanti ed abbiamo già iniziato a divulgarli presso gli operatori del settore sia con visite in campo, sia, negli ultimi tempi, con riunioni molto partecipate da parte degli stessi peschicoltori. Essenzialmente i risultati della gestione sostenibile confermano che il diradamento meccanico Darwin dei fiori induce un minor numero di frutti per albero (quantità ottimale) già dalle fasi iniziali (monitoraggio in tempo reale con sensore di accrescimento) e conseguentemente una crescita maggiore degli stessi, con una pezzatura finale commercialmente attraente. Inoltre si è verificato un significativo risparmio delle ore necessarie alla rifinitura del diradamento manuale” .
Queste tecniche prevedono anche altri effetti collaterali positivi?
“Fra gli altri risultati interessanti e di pratica applicazione c’è il monitoraggio del contenuto di elementi minerali nella soluzione circolante e nell’ acqua disponibile nel suolo tramite le sonde Fdr (Frequency domain reflectometry). Ciò permette di ottimizzare i turni e i volumi dell’irrigazione e del piano di fertirrigazione. Inoltre, in linea con la filosofia della frutticoltura di precisione, base fondamentale della produzione integrata del futuro, la strumentazione Da Meter ha permesso di monitorare la maturazione dei frutti (importante per la data di raccolta dei i frutti delle cultivar monocolore rosso) e nel contempo di centrare esattamente il posizionamento dei trattamenti contro la monilia in preraccolta”.
Pelliconi, quali sono i prossimi passi per l’applicazione pratica del progetto da parte del Consorzio?
“Innanzitutto devo dire che siamo molto soddisfatti dei risultati ottenuti: questo progetto in definitiva consente ai peschicoltori di conseguire un maggior reddito netto con il percorso innovativo, congiuntamente ad una minor quantità di mezzi tecnici impiegati; per quanto riguarda la sua applicazione, saranno coinvolte in un’ottica di trasferimento delle conoscenze altre aziende peschicole seguite dai tecnici del Car di Ravenna.”
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