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domenica 10 Agosto, 2025

Arrivano le nuove semine

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Arrivano le nuove semine

Stefano Andraghetti, presidente della cooperativa agricola Cesac di Conselice, traccia un quadro della situazione del settore cerealicolo e ne delinea le prospettive

E’ tempo di nuove semine e si rinnovano i programmi e le speranze per una nuova annata agraria, si spera migliore della precedente. Prima di affrontare il lavoro nei campi Cesac ha informato con incontri tecnici e di formazione i propri soci circa le novità agronomiche, i risultati raggiunti dalla cooperativa, le nuove tendenze del mercato, la Pac e gli andamenti economici-politici che caratterizzano il settore.
Semine: le tendenze
Le nuove tendenze in materia di semine autunnali evidenziano un incremento dei grani duri e un minor ricorso ai grani teneri, fortemente condizionati dai prezzi spuntati dai grani duri nel 2014, anno in cui le produzioni mondiali sono state segnate da basse rese e poca qualità. Si registra poi un aumento delle semine di soia, piselli e fagiolini condizionato dai dettati della nuova Pac, così come minori superfici dedicate ai digestori che puntano a maggiori quote di sottoprodotti e migliore qualità e resa del mais ceroso prodotto. Calano, infine, per il secondo anno consecutivo le superfici di bietole da seme come anche quelle
di bietola da zucchero per la mancata apertura di uno stabilimento.
La crisi politica ed economica
L’embargo russo e la svalutazione del rublo, stanno modificando il sistema dell’offerta dei prodotti ortofrutticoli. Accade che invece di esportare verso i paesi dell’est pesche, pere, mele, patate e cipolle, ma  anche carne e formaggi, queste produzioni, come anche quelle tipiche del Nord Europa, vengano immesse e proposte nei mercati dell’Europa storica, con il risultato di eccesso di offerta e conseguente diminuzione dei prezzi. Il calo dei consumi alimentari di circa il 2% nel 2014 determina ulteriori difficoltà commerciali per i nostri prodotti e la svalutazione del rublo provoca nuove incertezze sulla sicurezza degli incassi per i
Paesi che possono esportare verso la Russia, che potrebbero così tornare a proporre di nuovo i loro prodotti in Europa.
Per le orticole Cesac quale contesto?
Se prendiamo in considerazione i settori delle patate e delle cipolle i fattori descritti prima sono in contrapposizione a prospettive che si preannunciano positive: il minor ricorso a semine di patate in Italia e in Europa è un buon segnale che lascia presagire prezzi in risalita. Le informazioni sulle diminuzioni previste presentano numeri importanti: -30% in Sicilia e napoletano, -5/10 % in Emilia Romagna, – 20% in Inghilterra , -5% in Germania, – 10% in Francia. Vista la straordinaria produzione del 2014 avremo ancora prodotto da commercializzare fino al mese di giugno, ma questo non costituirà un problema per le nuove produzioni (le prime le novelle del sud Italia) nel momento in cui le patate dei Paesi del Nord Africa, già pronte per la consegna ai primi di marzo, troveranno collocazione nei mercati russi. Se questo non dovesse avvenire e le produzioni africane venissero immesse in Europa, avremo effetti ribassisti sui prezzi almeno fino a giugno, vanificando così gli effetti della minore produzione del 2015. Quindi per un settore come le patate e le cipolle, che non ha beneficiato e ad oggi non può beneficiare di alcun sostegno a fronte delle barriere alle esportazioni, il blocco delle importazioni della Russia rimane una spada di Damocle.
Che fare?
Per quanto riguarda gli agricoltori queste le principali regole da rispettare: fare qualità in campagna seguendo le indicazioni dei tecnici, porre la massima attenzione a non arrecare danni meccanici ai tuberi, raccogliere i prodotti entro il 15 di agosto per essere meno esposti alle piogge. Dal canto nostro, in cooperativa siamo impegnati nella riduzione dei costi e nella miglior valorizzazione dei prodotti dei soci. Le operazioni di integrazione hanno già dato dei risultati positivi in termini di contenimento dei costi fissi e le nuove tecnologie potranno ridurre anche costi variabili, come energetico, personale e imballi. Nel sistema dei servizi l’altro grande costo sono i trasporti e qui solo un’azione di sistema può darci ulteriori efficienze con la possibilità di ridurre l’impatto. Penso a nuovi e innovativi carburanti e integrazione di servizi di trasporto oggi troppo frammentati.
Remunerazione patate campagna 2014
Grazie al sistema messo in piedi anche nel 2014 saremo in grado remunerare al meglio le patate dei nostri soci. Abbiamo già distribuito acconti per 12 centesimi per il prodotto di prima categoria, mentre in tutta Europa le patate vengono vendute da un minimo di 3 centesimi ad un massimo di 8-10 e in Italia, il prodotto conservato in frigorifero è commercializzato a 12-13 centesimi senza togliere le spese al produttore. Le liquidazioni finali della cooperativa saranno quindi superiori alla media nazionale ed europea.
Il ruolo di Cesac
Cesac sta continuando una gestione che mira a valorizzare la maggior quantità della produzione. A questo proposito sono state create a Bologna produzioni di marca e di territorio, investendo su innovazione del prodotto: con le vendite a marchio Selenella, la denominazione Dop, gli impegni con contratto quadro e il dialogo con le associazioni dei produttori per la tutela del prodotto italiano e per garantire obiettivi di remunerazione per i produttori italiani. Si può migliorare con la concentrazione dell’offerta e della qualità, con accordi fra il mondo agricolo, con ulteriori azioni di sistema e di dialogo con la Gdo. Altro versante è l’innovazione di sementi e la diversificazione degli approvvigionamenti per riuscire a diminuire il costo alla produzione, per aumentare le rese di prima qualità e presentare un prodotto con il miglior servizio al consumatore. Cesac investirà su campi prova, assistenza tecnica, forniture di irrigazione di e per la qualità, valorizzazione adeguata ai produttori di qualità con verifiche più puntuali dei parametri di valutazione, garantendo a chi si innova di rientrare in una filiera protetta.
Cipolle
Il mercato in questo caso è stato più ricettivo nonostante la forte e anticipata offerta dei paesi del nord Europa e della Spagna. La commercializzazione comporterà l’esaurimento delle scorte di prima qualità, mentre per prodotti di pezzatura troppo elevata, per i sotto misura e di seconda qualità le prospettive sono ben diverse. La commercializzazione della produzione del 2014 terminerà in aprile con risultati comunque soddisfacenti rispetto alle aumentate quantità prodotte e alle problematiche delle cipolle di questa annata.  Anche qui la qualità in campo e in stabilimento sono fondamentali così come la riduzione dei costi, e il sistema Cesac evidenzia una buona dotazione tra capacità commerciali e strumenti per la gestione del prodotto.
Nuove semine
Per Cesac le nuove semine sono in sintonia con il programma commerciale 2015 con circa 450 ettari di patate e oltre 350 ettari di cipolle, per garantire forniture ai clienti di patate al selenio, dop Bologna, patate comuni e cipolla di medicina. Per gli altri prodotti sono previste minor semine a mais a favore della soia, stabili le semine di sorgo, in crescita le semine di leguminose. Per i cereali dopo il tetto dei 40 euro del grano duro, oggi i prezzi sono in flessione per nuovi arrivi di grani dal Canada e pochi compratori. Il mais, che denota problemi di tossine al nord Italia e la crisi degli allevamenti determinano eccessi di offerte al ribasso che abbassano i prezzi. Per Cesac la commercializzazione non trova difficoltà per i contratti già in
essere e per la buona qualità prodotta dai soci.
Stefano Andraghetti

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