In dicembre si è svolta un'assemblea dei soci dove è stato presentato il bilancio preventivo per il 2023. “Le prospettive sono positive - commenta Davide Segurini, direttore amministrativo di Coneco -. Dovremmo registrare un ulteriore incremento dei ricavi e raggiungere i 23 milioni di euro di fatturato (stimato un +4,5% sul 2022). Un obiettivo ambizioso che va ad aumentare i ricavi di 1 milione di euro sul 2022 che, a sua volta, aveva avuto un incremento del 4,2% sull'anno precedente”.

Non ci sono ancora dati definitivi sull'esercizio 2022 ma in Coneco si sta già pensando di dare a soci e lavoratori un riconoscimento per i buoni risultati raggiunti. “Per i soci, che oggi sono circa 50, sarà sicuramente attuata una significativa riduzione dei costi, oggi a livelli di allerta, mentre per i dipendenti, circa un trentina, contiamo di riconoscere una gratifica in occasione dell'approvazione del bilancio, così come avvenuto negli anni scorsi” continua.

Ed è proprio sull'ampliamento della base sociale che la cooperativa sta investendo le maggiori risorse organizzative. A fronte di una crisi generalizzata del lavoro, quello dell'autotrasportatore è da diversi anni uno dei mestieri che fa più fatica ad operare un ricambio generazionale. “La situazione è molto complicata - evidenzia il direttore amministrativo -. Autotrasportatori e autisti sono sempre di meno anche se il lavoro non manca. Ogni anno tra i nostri soci ci sono diversi pensionamenti senza corrispondente ricambio generazionale e sta diventando difficile rispondere alle richieste della committenza. Anche per questo motivo i risultati in crescita sono un buon indice per la cooperativa perché significa che, pur in presenza di una riduzione del numero dei mezzi in circolazione, siamo in grado di rispondere adeguatamente alle richieste del mercato”.

L'assemblea di approvazione del bilancio 2022 è in programma entro il mese di maggio e sarà la prima del nuovo consiglio di amministrazione eletto lo scorso anno. “Le incertezze principali sono state, e continuano ad essere, quelle legate al costo del carburante e all'indeterminatezza economica generale. Per contro - conclude Davide Segurini - la nostra strategia continuerà a essere quella della ricerca di commesse più remunerative e servizi più specializzati sui quali possiamo chiedere un congruo adeguamento dei corrispettivi”.