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'Attendiamo un bando per l'Edilizia sociale'


Il presidente di Snoopy Casa, Giovanni Dallara, racconta progetti e obiettivi futuri della cooperativa
Snoopy Casa, cooperativa di abitazione ravennate fondata nel 1976, nonostante una congiuntura non facile all'interno del settore edilizio guarda al 2019 con fiducia, forte della propria esperienza e dei risultati ottenuti nel corso degli ultimi anni. Il prossimo anno è prevista la realizzazione di un'iniziativa edilizia che si propone di assegnare tredici alloggi in proprietà, in zona Borgo a Faenza (lottizzazione via Fornarina).

Questa iniziativa - illustra il presidente di Snoopy Casa Giovanni Dallara - è stata programmata su un'area di proprietà della cooperativa e coniuga, in modo ottimale, le principali caratteristiche richieste dal mercato immobiliare e dai potenziali acquirenti di una casa di proprietà ovvero una progettazione razionale, capace di assicurare la giusta fruibilità degli ambienti, e l'utilizzo di tecnologie innovative che garantiscano qualità e risparmio energetico. Il progetto prevede appartamenti in Classe Energetica A di differenti tipologie, tutti caratterizzati da ampi spazi, impianti autonomi e finiture di alto livello.
Ogni unità - prosegue Dallara - sarà inoltre dotata di garage, giardino privato oppure loggia/balcone e caratterizzata da un ottimo rapporto qualità/prezzo, come da tradizione consolidata di Snoopy Casa”.

Il 2019 potrebbe essere però un anno cruciale per Snoopy Casa anche perché si prospetta l'uscita di un nuovo bando di finanziamento per l'edilizia sociale, tema da sempre caro alla cooperativa di Ravenna che attualmente ha un patrimonio immobiliare composto da circa 180 alloggi, da destinare ai propri soci in locazione permanente o a termine, a canoni agevolati.
“Come cooperativa - spiega Dallara - non possiamo che auspicare che esca un nuovo bando perché siamo di fronte a una situazione economica complessa e che ha posto in luce problematiche urgenti, legate al tema dell'abitare, a cui è necessario trovare una soluzione. Innanzitutto ci sono sempre più persone che necessitano di un alloggio in locazione a canone calmierato perché non hanno i requisiti per ottenere un alloggio di Edilizia Residenziale Popolare (Erp) e, allo stesso tempo, non riescono a pagare un canone di locazione di mercato per un'abitazione idonea al proprio nucleo famigliare. Inoltre il costante impoverimento dei cittadini comporta una crescente difficoltà nel far fronte al pagamento del canone, nonostante sia calmierato come previsto dall'edilizia sociale. Per questo - conclude Dallara - un nuovo bando potrebbe non bastare ed è necessario che vengano stanziate anche adeguate risorse economiche, da destinare all'utenza, per il pagamento del canone”.

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