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Arco Trasporti: 'Consegneremo al nuovo CdA una cooperativa solida e in grado di investire'


Arco Trasporti:
In attesa della prossima assemblea, parla il presidente uscente Raffaele Langella
L'assemblea di bilancio in programma nelle prossime settimane segnerà una tappa importante per la cooperativa Arco Trasporti di Cotignola. I soci, infatti, saranno invitati a rinnovare il consiglio di amministrazione giunto alla scadenza naturale del mandato: “Sono ormai nove anni, che questo consiglio è in carica - spiega Raffaele Langella, presidente uscente di Arco Trasporti -. Un cda che ha saputo gestire una prima fase piena di difficoltà e di ostacoli se consideriamo lo stato fallimentare in cui versava la nostra cooperativa. Devo dire che è soprattutto grazie all'impegno di queste persone e, ovviamente, al poderoso intervento di Confcooperative e Confartigianato che siamo riusciti a superare brillantemente quel difficile periodo”.

Come sono intervenute le due Associazioni?
“Hanno sottoscritto un aumento di capitale sociale per consolidare il patrimonio netto che era diventato negativo per effetto delle perdite che si erano accumulate negli anni. La cooperativa era a un passo dallo scioglimento e questa, non c'è bisogno di dirlo, sarebbe stata una grave perdita economica e finanziaria per i soci e le loro famiglie oltre che per i tanti stakeholder della cooperativa”.

Un forte impulso sarà arrivato anche dalla base sociale…
“Il gruppo dirigente di Arco, sempre sostenuto dai soci, con coraggio si è assunto la responsabilità di guidare la cooperativa fuori dalla crisi. Non è stato facile perché al momento dell'avvio del risanamento la cooperativa aveva raggiunto i minimi storici: i soci non avevano il carburante per viaggiare, il fatturato era sceso a una base annua di 6,5 milioni di euro, i creditori pressavano con insistenza e le banche non davano credito alla cooperativa”.

Quando è stato impostato il piano di risanamento le banche vi hanno sostenuto?
“Solo LA BCC ha aderito all'invito di Confcooperative e ha ‘tenuto per mano' il nuovo governo di Arco aiutandoci a imboccare la strada giusta, in tutti i sensi”.

Come vanno ora le cose in cooperativa?
“Alla vigilia della scadenza dei tre anni del consiglio di amministrazione si può dire, senza ombra di dubbio, che il risanamento ha dato i suoi frutti. Oggi la cooperativa rappresenta circa 60 soci lavoratori per un complessivo di circa 90 mezzi. L'attività logistica è stata sviluppata attraverso l'uso di più magazzini coperti e piazzali di servizio per la gestione delle merci. Il bilancio che andremo ad approvare supererà, seppur di poco, i 17 milioni di euro. Sono davvero felice di poter dire che il consiglio uscente consegnerà nelle mani dei nuovi amministratori una cooperativa solida, in salute, in grado di investire per rinforzare il proprio ruolo nel campo logistico”.

Avete qualche progetto particolare in cantiere?
“Al momento siamo concentrati sulla gestione ma, a questo proposito, voglio sottolineare che recentemente, grazie all'aiuto della BCC, Arco si è dotata di un piccolo polo logistico acquistando, nella zona industriale di Fusignano, un magazzino. Si tratta di un piccolo deposito che per noi rappresenta un grande passo perché dimostra che dalle ceneri di una cooperativa, quasi fallita, è risorta un'azienda che ha voglia di operare nella logistica sostenendo i propri soci e operando nel modo migliore per il proprio importante parco clienti”.

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