Emilia Romagna: crescita più contenuta
La stima dell'aumento del prodotto interno lordo vede la regione ai vertici, ma prospetta un ritmo meno intenso nel biennio 2018-19.
Nel 2018 l'Emilia-Romagna sale ancora sul podio e si conferma seconda assoluta per crescita, dietro alla Lombardia e davanti al Veneto, con un ritmo di sviluppo che nel 2019 risulterà allineato a quello della Francia.
E' quanto risulta dagli Scenari per le economie locali di Prometeia, analizzati da Unioncamere Emilia-Romagna.
Lo studio prospetta un rallentamento, più marcato per l'anno in corso e più lieve per il prossimo, della crescita del PIL dell'Emilia-Romagna, che dovrebbe scendere all'1,4 per cento e riprendersi nel 2019 (+1,5 per cento). Una tendenza superiore all'1,2 per cento previsto a livello nazionale per l'anno in corso e il prossimo. Secondo Prometeia, nel 2018 la crescita del prodotto mondiale dovrebbe salire al 3,9 per cento. L'incremento sarà del 4,8 per cento per economie emergenti e del 2,3 per cento per i Paesi industrializzati. In particolare, risulterà del 2,8 per cento negli Stati Uniti, del 2,1 per cento nell'area dell'euro e del 6,5 per cento in Cina. La tendenza regionale per il 2018 è determinata dal ciclo positivo degli investimenti (+2,9 per cento) e delle esportazioni (+3,2 per cento), mentre è lievemente più contenuta la crescita dei consumi (+1,4 per cento). La ripresa è diffusa in tutti i settori, rallenta leggermente nell'industria (+2,0 per cento nel 2018 e +1,9 per cento nel 2019), si consolida apprezzabilmente nelle costruzioni (+1,3 per cento nel 2018 e +1,7 per cento nel 2019), mentre oscilla nei servizi (+1,1 per cento nel 2018 e +1,4 per cento nel 2019).
Per quanto riguarda il mercato del lavoro, nel biennio 2018-19, la crescita degli occupati (+0,4 e +0,7 per cento rispettivamente) supera quella delle forze lavoro e questa è più elevata di quella della popolazione. Ne risulta un lieve aumento del tasso di attività e del tasso di occupazione, che salirà al 44,9 per cento nel 2019. Torna a aumentare la produttività del lavoro, ma si ridurrà più gradualmente la disoccupazione dal 6,4 per cento dello scorso anno al 6,3 per cento del 2019.
E' quanto risulta dagli Scenari per le economie locali di Prometeia, analizzati da Unioncamere Emilia-Romagna.
Lo studio prospetta un rallentamento, più marcato per l'anno in corso e più lieve per il prossimo, della crescita del PIL dell'Emilia-Romagna, che dovrebbe scendere all'1,4 per cento e riprendersi nel 2019 (+1,5 per cento). Una tendenza superiore all'1,2 per cento previsto a livello nazionale per l'anno in corso e il prossimo. Secondo Prometeia, nel 2018 la crescita del prodotto mondiale dovrebbe salire al 3,9 per cento. L'incremento sarà del 4,8 per cento per economie emergenti e del 2,3 per cento per i Paesi industrializzati. In particolare, risulterà del 2,8 per cento negli Stati Uniti, del 2,1 per cento nell'area dell'euro e del 6,5 per cento in Cina. La tendenza regionale per il 2018 è determinata dal ciclo positivo degli investimenti (+2,9 per cento) e delle esportazioni (+3,2 per cento), mentre è lievemente più contenuta la crescita dei consumi (+1,4 per cento). La ripresa è diffusa in tutti i settori, rallenta leggermente nell'industria (+2,0 per cento nel 2018 e +1,9 per cento nel 2019), si consolida apprezzabilmente nelle costruzioni (+1,3 per cento nel 2018 e +1,7 per cento nel 2019), mentre oscilla nei servizi (+1,1 per cento nel 2018 e +1,4 per cento nel 2019).
Per quanto riguarda il mercato del lavoro, nel biennio 2018-19, la crescita degli occupati (+0,4 e +0,7 per cento rispettivamente) supera quella delle forze lavoro e questa è più elevata di quella della popolazione. Ne risulta un lieve aumento del tasso di attività e del tasso di occupazione, che salirà al 44,9 per cento nel 2019. Torna a aumentare la produttività del lavoro, ma si ridurrà più gradualmente la disoccupazione dal 6,4 per cento dello scorso anno al 6,3 per cento del 2019.