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Rialzarci, insieme


Rialzarci, insieme
 Apertura di Bonaccini sul giornale Inpiazza: l'Emilia Romagna è pronta per la ripartenza
In queste settimane sto ricevendo centinaia di lettere e mail di piccoli imprenditori, artigiani, lavoratori e cittadini. Molti temono di veder sfumare in pochi mesi il frutto dei sacrifici di una vita. Tutti chiedono risposte. Misure concrete e certe per attraversare questa fase così difficile. Hanno ragione. Dovere delle istituzioni è stare loro vicino, dare sostegno e respiro a chi rappresenta la spina dorsale del tessuto economico del nostro territorio. E del Paese. Nelle loro parole, però, non leggo mai rabbia e rassegnazione. Tutt'altro. Vedo una gran voglia di ricominciare e di reagire. Una forza d'animo e un coraggio che dicono tanto sul fatto che riusciremo a superare anche questa. Non sarà facile. Questa pandemia è la crisi più pesante che stiamo fronteggiando dal dopoguerra a oggi. Ha colpito l'Emilia-Romagna, come tutto il mondo occidentale e non solo. La nostra regione, però, rischia di pagare un prezzo ancora maggiore. Usciamo da cinque anni molto positivi, nei quali siamo stati la locomotiva d'Italia. Lo dicono gli indicatori economici, a partire dai dati di Pil e disoccupazione, pari a quelli delle aree europee di maggior forza espansiva. Risultati che non possiamo e non vogliamo disperdere, ripartendo, in sicurezza, per iniziare a recuperare terreno. Per questo lavoriamo su due fronti. Il primo è quello sanitario. Il virus non è sconfitto: abbiamo fatto tanto, ma dovremo fare ancora di più. La battaglia - in attesa di un vaccino o di una cura efficace - è ancora da vincere. Mantenere le distanze e rispettare le regole di prevenzione e protezione rimane fondamentale, soprattutto adesso che torniamo a uscire e riprendono molte attività. Adattare la nostra vita quotidiana a convivere con il rischio di contagio è un sacrificio pesante, ma necessario. Se non teniamo sotto controllo la malattia, non ci potrà mai essere alcuna ripresa. Allo stesso tempo, però, stiamo mettendo a punto la ripartenza. Anzi, siamo già ripartiti. La Regione Emilia-Romagna ha presentato nelle ultime settimane misure per quasi 500 milioni di euro. A favore del mondo imprenditoriale e cooperativo sono state attivate risorse straordinarie a tasso zero, grazie a un accordo siglato con gli istituti bancari. I bandi sono disponibili da 􀏐ine aprile e siamo pronti ad aumentare finanziamenti e strumenti. Per i prossimi tre anni, invece, è pronto un piano di investimenti da 14 miliardi di euro, la metà già disponibile nel 2020. Risorse fresche che si traducono in opere e infrastrutture, una macchina da fuoco a guida pubblica in grado di attirare e sviluppare altrettanti investimenti privati. A cosa servono? Far lavorare le imprese e le cooperative, sostenere il mondo del commercio e del turismo, rimettere in circolo l'economia e soprattutto dare respiro alle famiglie. Ce la faremo, lavorando fianco a fianco. Come questa regione ha sempre fatto. Non dubito del contributo del mondo cooperativo. Lo conferma la prova di professionalità offerta da decine di realtà durante l'emergenza sociosanitaria. Hanno fronteggiato il virus in prima linea, fornendo servizi essenziali, dall'assistenza alla manutenzione e alla pulizia. Lo hanno fatto immeritamente lontano dai riflettori, ma non dal nostro pensiero, ve lo assicuro. Sarà dura, ma supereremo anche questo momento difficile. Ci rialzeremo, insieme.

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