Le prospettive di espansione della cooperativa Cta nel settore forestale e difesa del suolo
Cta nasce nel 1992 dall'unificazione di due cooperative forestali nella vallata del Montone e del Rabbi. Oggi, dopo 30 anni di attività, conta su 120 dipendenti tra i quali ci sono maestranze fortemente specializzate nel campo dei lavori forestali, della difesa idrogeologica, della manutenzione (grazie a una politica di formazione continua in collegamento con enti di formazione accreditati e con l'Università di Firenze) con un parco attrezzature e mezzi tecnologicamente all'avanguardia, che le consente attività in tutta Italia.
“Siamo nati in un periodo non facile, nel decennio precedente l'attività forestale della regione aveva subito profonde trasformazioni - spiega Mauro Neri, anima e mente della cooperativa -. Noi decidemmo presto di confrontarci con il mercato. Scoprimmo che avevamo all'interno della nostra cooperativa professionalità operaie che potevano competere a livello nazionale e il nostro percorso di specializzazione, grazie al lavoro con i grandi gruppi, ha avuto una forte accelerata. Ci ha anche consentito di superare le crisi che hanno attraversato il mercato in questi decenni”.
Le prime commesse importanti con Enel, poi con altre società multiutility come Hera, con Snam e Eni, hanno portato Cta a lavorare su standard sempre più alti, su attività che hanno richiesto alla cooperativa dell'Appennino di intraprendere percorsi di qualità importanti, come attestano le numerose certificazioni ottenute.
L'altra carta vincente giocata da Cta è stata la diversificazione delle attività, con nuove aziende partecipate. Alla manutenzione del verde pubblico e all'attività forestale si sono aggiunti il settore edile con la società Lavori Edili srl, la cooperativa sociale Ambiente e Servizi con attività di sanificazione e pulizia, l'attività agro-zootecnica caratterizzata da una filiera bio completa, dall'allevamento alla lavorazione, trasformazione e commercializzazione dei prodotti in un centro vendita a Forlì.
“Siamo anche soci sovventori di cooperative sociali di tipo A e di tipo B, gestiamo a Portico di Romagna una casa residenza anziani in cui lavorano 18 donne. Oggi con Cta siamo impegnati in un percorso di ricambio generazionale che ha già posto le basi per una governance di persone tra i 30 e i 40 anni - conclude Neri, che ha già lasciato la carica di presidente -, stiamo investendo anche sulla digitalizzazione dell'azienda. Fin dall'inizio abbiamo scelto di guardare a un orizzonte vasto, continuiamo a farlo”.