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La farina sostenibile della Carta del Mulino


La farina sostenibile della Carta del Mulino
Anche OP Cereali nel nuovo progetto voluto da Barilla con l'obiettivo di incrementare l'attenzione verso i produttori, i consumatori e l'ambiente, grazie a 10 regole create insieme a WWF e Università di Bologna
Si chiama “La Carta del Mulino” il nuovo progetto di agricoltura sostenibile voluto da Barilla per il marchio Mulino Bianco, che coinvolge anche gli agricoltori del territorio romagnolo grazie alla presenza di OP Cereali di cui fa parte, tramite Cereali Padenna, anche il Consorzio Agrario di Ravenna. Le ragioni di un progetto ambizioso L'intento di Mulino Bianco è rafforzare il proprio impegno per la sostenibilità a partire dall'ingrediente principale, la farina di grano tenero. È nata così la Carta del Mulino: un documento basato su un disciplinare innovativo di agricoltura sostenibile, creato in collaborazione con il WWF e l'Università di Bologna.

La Carta contiene 10 regole, pensate per portare più qualità nei prodotti, sostenere il lavoro delle comunità degli agricoltori e ridare spazio alla natura negli agroecosistemi, promuovendo la biodiversità, riducendo l'uso di prodotti chimici e preservando lo sviluppo di insetti impollinatori. Entro il 2022 Barilla vuole utilizzare per le produzioni a marchio Mulino Bianco il 100% di frumento prodotto secondo le linee guida della Carta. Il ruolo di OP Cereali e del Consorzio Agrario Di recente è entrata nel progetto anche OP Cereali, importante organizzazione di produttori che opera prevalentemente in Emilia-Romagna, aggregando i conferimenti di 4.819 aziende agricole, per un complessivo di 177.458 tonnellate di cereali e proto-oleaginose commercializzate nel 2019. Ed è proprio qui che entra in scena il Consorzio Agrario di Ravenna, attraverso la sua partecipata Cereali Padenna che, insieme a Progeo e Terremerse, è socia diretta di OP Cereali. “Grazie alla capillare presenza sul territorio di tecnici agronomi altamente qualificati e a numerosi centri di stoccaggio all'avanguardia - spiega Andrea Ragazzini del Consorzio Agrario - siamo in grado di fare la nostra parte in questo grande progetto. Da sempre, come Consorzio, ci occupiamo di valorizzare il lavoro dei nostri soci e anche in questo caso abbiamo messo a disposizione conoscenze e competenze, che rappresentano una garanzia per Barilla e soprattutto per il consumatore finale”.

La filiera sostenibile I veri protagonisti di questa filiera sono dunque i produttori soci di OP Cereali e del Consorzio Agrario, che per il raccolto 2020 hanno sposato la causa dell'agricoltura sostenibile proposta nella Carta del Mulino, ricavandone un prodotto di altissima qualità, italiano, tracciato e rispettoso dell'ambiente. “È un esempio perfetto di filiera organizzata - aggiunge Ragazzini -, capace di rispondere alle nuove sfide dell'agroalimentare, che puntano alla sostenibilità e alla qualità dei prodotti nel rispetto dell'ambiente, dei produttori e dei consumatori finale, sempre più attenti e informati su ciò che scelgono per le loro tavole”.

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