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Migranti, Mercuri: 'Regolarizzazione è soluzione parziale alla carenza di manodopera'


Migranti, Mercuri:
“Gli effetti della regolarizzazione si vedranno più avanti, le imprese hanno invece bisogno di risposte che abbiano ricadute immediate”
L'accordo raggiunto dal governo sulla regolarizzazione dei migranti non è che una soluzione parziale al grande problema della mancanza di manodopera nei campi, che resta a nostro avviso irrisolto, nonostante siano già trascorsi due mesi fa da quando abbiamo cominciato a portare la questione all'attenzione della politica in tutta la sua gravità. Risalgono infatti a marzo i nostri ripetuti appelli alla responsabilità dei decisori pubblici nel trovare soluzioni al problema della mancanza di lavoratori nella raccolta dei campi, venutosi a creare dopo che migliaia di stagionali aveva cominciato ancor prima del lockdown a lasciare il nostro paese oppure si trovavano poi nell'impossibilità di fare rientro”. Lo dichiara Giorgio Mercuri, presidente di Alleanza cooperative agroalimentari, in merito all'accordo politico raggiunto sulla regolarizzazione dei migranti.

Avevamo proposto alcune soluzioni concrete - prosegue Mercuri - quali: l'introduzione di strumenti straordinari di flessibilità e semplificazione nella ricerca della manodopera, la possibilità di impiegare in campagna, nella congiuntura di emergenza, i cittadini idonei che percepiscono il reddito di cittadinanza, oppure quanti fossero rimasti senza lavoro per via del blocco delle altre attività produttive, dalla ristorazione al turismo. Per garantire più personale alle nostre cooperative associate, avevamo anche richiesto di consentire forme di codatorialità nei rapporti tra azienda agricola socia e cooperativa per garantire più personale nelle nostre imprese”.

“Siamo ancora in attesa che il Ministero del Lavoro - conclude il presidente di Alleanza cooperative agroalimentari - ci dia risposte ufficiali in merito alle richieste da noi presentate. Gli effetti della regolarizzazione che il governo si appresta oggi a varare si vedranno più avanti, le imprese hanno invece bisogno di risposte che abbiano ricadute immediate. La frutta sugli alberi non può aspettare e la situazione nei campi resta problematica: se non arriva manodopera, sono a rischio tutti i prossimi raccolti ortofrutticoli”.

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