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Ortofrutta: appello alle istituzioni per superare le difficoltà del 2020


 Ortofrutta: appello alle istituzioni per superare le difficoltà del 2020
Apo Conerpo si unisce al coro unanime che chiede aiuto per superare la drammatica annata 2020. Già provata da un 2019 pieno di sfide, infatti, l'agricoltura ha subito duramente l'urto di un inizio annata ostile
"Speravamo che la produzione dimezzata di pere del 2019 fosse un'anomalia quasi irripetibile. La situazione, tuttavia, smentisce. Le gelate di fine marzo hanno infatti causato un picco negativo su tutta la produzione del settore frutticolo: si stima una contrazione del 75% per la frutta estiva con picchi oltre il 90% per le albicocche e valori non distanti per pesche e nettarine, un raccolto di pere in crescita rispetto al 2019 ma purtroppo ancora del 30% più basso rispetto a un anno normale e sono attesi volumi molto ridotti anche per il kiwi”. Con queste parole, il presidente di Apo Conerpo, Davide Vernocchi, racconta in quale situazione si trova oggi l'agricoltura romagnola in seguito ai gravi danni causati dalle gelate di marzo e aprile.

Un aiuto dalla ricerca scientifica
Lo scenario preoccupante pone così in primo piano la necessità di difendere le produzioni sia dagli imprevisti climatici che dai problemi generati da parassiti e fitopatologie. Su questo fronte Apo Conerpo lavora da sempre, a partire dalla ricerca scientifica. L'organizzazione di produttori è infatti capofila di un progetto del CRPV - Centro Ricerche Produzioni Vegetali per la lotta alla cimice asiatica, oltre che finanziatrice di altri tre. “Parimenti, stiamo sviluppando progetti sul clima e sugli impatti ambientali e, tramite il consorzio Opera, stiamo collaborando a due iniziative per la lotta contro la maculatura bruna del pero - aggiunge Vernocchi”.

La questione economica
Anche il fronte della gestione delle risorse presenta complicazioni: l'impegno delle singole aziende o cooperative “non basta di fronte a eventi incontrollabili come le gelate di marzo e aprile che hanno annichilito la produzione di interi areali in Emilia-Romagna - prosegue Vernocchi -: servono strumenti economici che tutelino i produttori. Abbiamo messo in campo 16 milioni di euro di fondi straordinari per il sostegno ai nostri soci e siamo al lavoro per avviare due fondi mutualistici: uno per i danni da cimice nelle regioni dove, nel 2019, si sono registrati gli effetti peggiori e uno, tramite la società Pro Difesa, che vedrà il supporto del PSR nazionale per la difesa da fitopatie delle produzioni orticole che speriamo possa partire al più presto ed essere già operativo per la campagna 2021”.

Le richieste alle istituzioni

La gravità della situazione ha fatto sì che il mondo agricolo richieda da tempo un importante intervento da parte delle istituzioni: “Al di là degli strumenti che possiamo mettere in campo come Apo Conerpo serve un intervento pubblico di vasta scala. A partire da una completa riforma della legge 102 sullo stato di calamità, oggi del tutto inadeguata e con parametri insostenibili dalla produzione agricola: il mondo e il clima stanno cambiando, gli strumenti di difesa e di tutela devono fare altrettanto o intere filiere scompariranno, con un impatto socio-economico inimmaginabile. Apo Conerpo continuerà a lavorare con la tenacia di sempre e, rispondendo allo spirito più profondo della cooperazione, sarà in prima linea al fianco dei propri soci per affrontare tutti insieme questo quadro drammaticamente complesso. Ma non possiamo farlo da soli”.

Apo Conerpo - La scheda

Apo Conerpo è la principale organizzazione europea di produttori di ortofrutta fresca con sede a Villanova di Castenaso (Bo). Il Gruppo riunisce 6.000 aziende agricole e 50 cooperative per oltre 1.000.000 tonnellate di frutta e verdura prodotte ogni anno su una superficie di 31.400 ettari. Ad Apo Conerpo fanno riferimento 91 strutture di lavorazione, 190 tecnici impegnati quotidianamente in sperimentazioni, assistenza e controlli di qualità su prodotti e sistemi di lavorazione per un fatturato complessivo di 717 milioni di euro. Dal punto di vista produttivo, il 2019 è stata un'annata difficile: Apo Conerpo ha registrato un conferimento di 311.919 tonnellate di frutta, 71.319 tonnellate in meno rispetto al 2018 con un calo 18,6%, mentre la produzione di ortaggi si abbassa a 580.020 tonnellate, 35.048 tonnellate in meno del 2018, un calo del 5,6%. Le pere, flagellate da cimice asiatica e da un boom di problemi fitosanitari come la maculatura bruna, hanno registrato il minimo storico, con un conferimento del 46,5% più basso rispetto al 2018. Ridotta anche la produzione di mele, -15,9%, e di kiwi, -10,2%. In controtendenza invece le susine, +24,2%, ma con importanti difficoltà di mercato, e le albicocche, che sono arrivate a +152,3%, rispetto al 2018, contraddistinto da una grande penuria delle stesse.

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